Moltissimi ancora non sanno come viene reso decaffeinato il caffè anche se è una tipologia spesso prescelta per via del ridotto contenuto di caffeina, che potrebbe agitare eccessivamente alcuni soggetti che poi trovano difficoltà nell’addormentarsi e prendere sonno. Infatti, il caffè che viene decaffeinato si preferisce dal secondo pomeriggio fino a sera mentre quello classico lo si può prendere tranquillamente dal primo mattino e anche dopo pranzo per agevolare la digestione e stimolare l’attenzione e la concentrazione, senza cedere al classico colpo di sonno dopo il pasto. Di tutto il caffè consumato, quello decaffeinato rappresenta circa il 12% ma è solo una media perché molte persone bevono solo quello. Va chiarito che la caffeina comunque non fa ma anzi ha un sacco di benefiche proprietà ma ad alcuni una scossa di energia in più può essere disturbante soprattutto verso sera perciò il caffè che è stato decaffeinato è preferibile.
Il processo per decaffeinare
il processo che permette di rendere decaffeinato il caffè che secondo gli esperti è ancora il più valido è quello dell’estrazione con il diclorometano poiché è l’unico sistema che consente di togliere la caffeina lasciando intatte tutte le proprietà organolettiche dei chicchi per ottenere una bevanda che non ha differenze di gusto e aroma con quella classica. Il caffè vien messo a bagno nell’acqua per la cosiddetta fase di gonfiaggio dopo la quale si caffè viene messo a bagno con il diclorometano che ha il potere di trattenere la caffeina presente nei chicchi senza però intaccare le altre sostanza che rendono il caffè quello che tutti amano. Il caffè decaffeinato che esce da questo processo, del tutto naturale e sciuro, ha un gusto che non ha nulla da invidiare al caffè normale, poiché questa sostanza ha il vantaggio di trattenere solo la caffeina senza che gli altri sentori e le caratteristiche organolettiche vengono intaccati.
3 metodi alternativi
esistono però anche altri sistemi che permettono di avere un caffè senza caffeina, il decaffeinato si può ottenere, infatti, anche tramite l’estrazione di caffeina con la CO2 o con l’acqua. In quest’ultimo caso, i chicchi di caffè ancora verdi vengono messi in acqua calda e la caffeina viene estratta anche se viene registrata anche una perdita di altri componenti che rendono unico l’aroma del caffè perciò il risultato sarà un più blando e lofio. È un sistema del tutto naturale che permette di togliere la caffeina come anche l’estrazione con la CO2. In questo caso, si sfrutta la variazione da stato liquido a stato gassose dell’anidride carbonica, processo del tuto naturale e sicuro. Non appena il gas raggiunge le 72,8 atmosfere, gas e liquido hanno la stessa densità e il biossido che si ottiene perfetto per togliere la caffeina dai chicchi. Infine, esiste anche l’ingegneria genetica che cerca e sperimenta sempre dei nuovi sistemi per poter produrre un caffè senza il gene della caffeina così da non doverlo poi sottoporre a nessun procedimento che può andare a compromettere le proprietà organolettiche.