La polidatina è conosciuta anche come la molecola gemella del più noto resveratrolo, un potente antiossidante presente in abbondanza sulla buccia dell’uva e di conseguenza nel vino. A differenza di quest’ultimo tuttavia, si è dimostrata più efficace grazie alla sua differente struttura. La polidatina è estratta dalle radici di una pianta erbacea originaria dell’Asia orientale, la Fallopia japonica, e appartiene alla classe degli stilbeni, che nelle piante agiscono in risposta a infezioni o lesioni di patogeni. La polidatina è 50 volte più potente del resveratrolo, e il merito è della sua struttura. Rispetto al resveratrolo, infatti, ha una molecola in più di glucosio e questa particolare caratteristica la rende non solo più resistente agli attacchi enzimatici, ma anche più solubile e quindi altamente biodisponibile. Anche la polidatina possiede spiccate proprietà antinfiammatorie, che si esplica attraverso diversi meccanismi. È in grado, infatti, di ridurre la trascrizione e la produzione dell’interleuchina-17 (lL-17), una citochina che gioca un ruolo importante nell’infiammazione cronica all’origine delle malattie autoimmuni (es. l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla). Numerosi studi confermano come la polidatina abbia anche una notevole azione antiossidante, che la rende un prezioso alleato della salute contro lo stress ossidativo, anch’esso causa di molte patologie correlate al processo di invecchiamento cellulare.
Sembra inoltre, che la polidatina sia in grado di attivare le sirtuine, proteine enzimatiche presenti nel nostro organismo, coinvolte nel metabolismo lipidico (dei grassi) e glucidico (degli zuccheri), nei disordini metabolici e nel processo di invecchiamento. SIRT 1, in particolare, sembra in grado di allungare la vita media e di prevenire l’insorgenza di patologie oculari associate all’età (glaucoma, cataratta, degenerazione maculare), malattie metaboliche (diabete di tipo 2), malattia cardiovascolari, patologie neurodegenerative (Alzheimer) e l’obesità.
Lo stress ossidativo è l’accumulo dei radicali liberi ed è una condizione deleteria per il nostro organismo. Si verifica quando si rompe il delicato equilibrio tra radicali liberi e le difese antiossidanti delle cellule. I radicali liberi, infatti, sono erroneamente considerate molecole di scarto, ma in realtà, nelle giuste proporzioni, sono essenziali per corretto funzionamento dell’organismo. I radicali liberi, infatti, intervengono nei processi di maturazione delle strutture cellulari e distruggono i patogeni che attaccano il nostro corpo. Tuttavia, oltre una certa soglia, possono diventare dei nemici da cui guardarsi bene, poiché giocano un ruolo importante nell’origine di molte patologie e persino dei tumori. Ecco perché gli integratori alimentari ad azione antiossidante, come la polidatina, possono contribuire al benessere generale dell’organismo.